Come sarà la Milano del 2030? Non è facile dirlo oggi ma non è difficile immaginare che sarà una metropoli forse più vivibile, più smart e (speriamo) con non troppi grattacieli. E sicuramente con tre milioni di alberi in più. Lo sostiene il sindaco di Milano Beppe Sala che, tra gli obiettivi di sostenibilità di Milano e della città metropolitana stando al nuovo Piano di Governo del territorio a cui l’Amministrazione sta lavorando, ha indicato come priorità l’aumento del numero degli arbusti che passerebbero dagli attuali 10 a 13 milioni.

“Su come rendere la città più green – ha detto il Sindaco di Milano, Giuseppe Sala – abbiamo le idee chiare Negli interventi contenuti nel Piano di Governo del Territorio il verde è davvero protagonista. Il 65 per cento della superficie degli ex scali ferroviari sarà destinata a parco, come il 50 per cento della Goccia della Bovisa. Salvaguarderemo tre milioni di metri quadrati di aree agricole libere che restituiremo alle coltivazioni e al verde e nessun edificio o quartiere nascerà o sarà riqualificato senza verde. Vogliamo rigenerare la città anche sotto questo punto vista, affinché possa identificarsi, come accade per altre grandi città del mondo, con i suoi parchi urbani”. Non è difficile immaginare che presto gli alberi invaderanno terreni agricoli, giardini, parcheggi, strade ma anche palazzi come già successo nel bosco Verticale, due torri di 26 e 18 piani che sorgono nel rigenerato quartiere Garibaldi Repubblica, dove sui terrazzi hanno trovato alloggio quasi mille alberi di varie specie e migliaia di piante e piantine.

Per implementare questo ambizioso piano green denominato “Forestazione urbana”, l’Amministrazione ha infatti incaricato il DASTU (Dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Politecnico guidato dal docente di urbanistica Stefano Boeri, lo stesso che ha progettato il Bosco Verticale) di definire le linee guida per la forestazione urbana del Comune di Milano attraverso l’incremento delle alberature e di costruire una visione strategica sul ruolo del verde nell’area metropolitana milanese, con l’obiettivo di raccogliere, implementare, e valorizzare i principali sistemi verdi all’interno del perimetro del grande Parco Metropolitano. Un piano che, nelle intenzioni della giunta cittadina, consentirebbe di combattere il riscaldamento climatico riducendo tra l’altro gli inquinanti e la quantità di gas serra immessa nell’aria dato che il calore nell’area urbana si abbasserebbe di 2 gradi e verrebbero assimilati 5 milioni co2 l’anno, l’80% di tutta quella prodotta in città. “Un progetto ambizioso ma realistico che aumenterebbe fino al 26% la percentuale di aree verdi e ombreggiate e farebbe di Milano una delle metropoli più verdi nel continente europeo”, ha commentato Stefano Boeri. Secondo l’archistar e presidente della Triennale, a Milano ci sono 11 milioni di mq di tetti piani che potrebbero ospitare 150 mila nuovi alberi. “E se ognuno dei 134 comuni metropolitani piantasse ogni anno 2 mila nuovi arbusti, in 10 anni avremmo tre milioni di piante in più”.

Ma Milano nei prossimi anni sarà sempre più verde anche grazie alla realizzazione di venti nuovi parchi cittadini, a partire dai sette previsti nell’ambito della riqualificazione degli scali ferroviari che porterà alla nascita di un grande parco unitario di oltre 300mila mq allo Scalo Farini – che diventerà così il terzo più esteso della città insieme a Parco Montestella e dopo Lambro e Sempione –  un parco di 90mila mq a Porta Romana e un’oasi naturalistica di 140mila mq (pari al 100 per cento della superficie totale dello scalo) al posto della stazione ferroviaria San Cristoforo. Saranno realizzati inoltre circa 200mila mq di connessioni ecologiche lungo i binari ferroviari, compreso il progetto Rotaie Verdi sulla cintura sud della città, che si andranno a integrare con gli interventi nei cosiddetti Ambiti di Rigenerazione Ambientale, spazi pubblici e privati compresi tra la cerchia ferroviaria e il confine della città oggi degradati o frammentati, che potranno essere trasformati in corridoi ecologici in grado di connettere e consolidare i parchi esistenti in cui prevede una riduzione del suolo costruito a favore di una maggiore superficie verde. Un traguardo non impossibile da realizzare se si considera che tra novembre 2017 e aprile 2018 a Milano sono state piantate quasi 15.000 nuove piante.

E pensare che solo pochi anni fa la giunta Moratti non riuscì ad assecondare la richiesta di Claudio Abbado di piantare 90,000 alberi in centro, condizione necessaria affinché il maestro tornasse ad esibirisi nella città che lo aveva visto dirigere il teatro alla Scala per 18 anni. Il progetto aveva coinvolto anche Renzo Piano, che per l’occasione aveva immaginato una piazza Duomo piena di verde, una sorta di bosco magico con una quarantina di carpini alti venti metri, abbracciati da basamenti con piccole ed eleganti cancellate. Un impegno che invece si assume oggi la giunta del sindaco Beppe Sala.

E in piazza Duomo, già dallo scorso, anno dimorano felici banani e palme.

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