Dopo gli eventi organizzati per ricordare la vita e la straordinaria traiettoria artistica di Giorgio Strehler dello scorso dicembre, Milano omaggia la memoria di un altro dei suoi figli: Giorgio Gaber.

Il clou delle celebrazioni per ricordarlo a quindici anni dalla scomparsa sarà l’uscita del nuovo album – Le Donne di ora – di Ivano Fossati prevista il 23 di marzo che comprende una selezione di brani gaberiani riprodotti secondo le più avanzate tecnologie del suono.

Ma il vero omaggio al grande Signor G è stato quello di tenere la conferenza stampa di presentazione degli appuntamenti in sua memoria proprio nel luogo che Gaber considerava la sua seconda casa riaprendolo, di fatto, ad un evento pubblico dopo decenni di chiusura. E cioè quel teatro Lirico famoso per aver ospitato tantissimi concerti di Gaber oggi ancora chiuso per restauri e che cambierà la propria denominazione in teatro Giorgio Gaber appena saranno terminati i lavori.
E poi ci sono altre iniziative finalizzate a mantenere vivo e quanto mai attuale il suo ricordo, la sua figura e la sua opera.

Il Piccolo Teatro di via Rovello organizza la manifestazione Milano per Gaber 2018: quattro appuntamenti previsti dal 26 al 29 marzo in cui ricorderanno il Signor G personaggi tra loro eterogenei.
Come il ministro dei trasporti Graziano Delrio che cercherà di spiegare se il signor G fosse di “Destra, Sinistra o….Giorgio Gaber”, come Giulio Casale interprete dell’opera gaberiana che riproporrà “Polli di allevamento” lo spettacolo più incisivo di Gaber e Luporini, come il comico Enrico Bertolino che creerà un ponte tra il teatro canzone e di intervento dei due illustri artisti con il suo instant Theatre fatto di sorprendente attualità e modernità di linguaggio.
E infine come lo stesso Ivano Fossati che, moderato dal giornalista Massimo Bernardini, parlerà del suo album “Le donne di ora”.
Un disco realizzato in collaborazione con la Fondazione Gaber e distribuito da Artist First, un omaggio che il cantautore genovese che aveva conosciuto Gaber negli anni 80, stringendo un’amicizia sigillata dalla reciproca stima artistica, ha voluto dedicare al grande artista milanese a partire proprio da “Le donne di ora”, un brano inedito che Gaber scrisse con il paroliere scrittore Sandro Luporini e che incise nel 2002. “Un’idea che – come ha raccontato Ivano Fossati nel gelo del cantiere del Lirico ai giornalisti che gli ponevano domande con in testa il caschetto di sicurezza – mi è venuta parlando con i miei studenti dell’università di Genova che sapevano chi era Gaber e cosa rappresentava, ma che, della sua produzione, conoscevano poco o niente. L’album è nato così in maniera leggera, quasi tascabile senza tradire la voce unica e meravigliosa di Giorgio e cercando di saldare il Gaber prima maniera con quello del teatro canzone. Molta gente è convinta che ci siano due Gaber, ma io no: per me c’è un solo, grandissimo artista”. Completano il disco altri brani classici del repertorio di Gaber come “La ballata del Cerutti”, “Porta Romana”, “Ciao ti dirò”, “Com’è bella la città, “Il conformista” dai quali Fossati ha levato la patina del tempo. “Ho scelto quattordici canzoni perchè voglio che questa sia un’opera “tascabile” e che resti. Le abbiamo “restaurate”, senza tradire la voce meravigliosa di Giorgio sfruttando tutti gli strumenti che ci mette a disposizione l’ingegneria di oggi”, ha concluso Fossati che ha lavorato in stretto contatto con la Fondazione Gaber e la figlia di Gaber, Dalia, che compare bambina, insieme al papà, sulla copertina del disco.
Grazie alla collaborazione di Eniscuola, l’album verrà presentato ai giovani di varie città italiane attraverso una serie di Incontri-spettacolo con Ivano Fossati e condotti da Massimo Bernardini arricchiti da rari contributi filmati selezionati per l’occasione.

Ma la diffusione dell’attualità del messaggio del Signor G continuerà come già avviene da qualche tempo anche nelle scuole di Milano e Provincia a cura del nipote Lorenzo Luporini (bisnipote dell’amico e paroliere Sandro Luporini) con le Lezioni-Spettacolo.

 

 

 

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